Parco della memoria storica

PARCO

Il Parco della Memoria Storica di San Pietro Infine

Il Parco della Memoria Storica custodisce il cuore del vecchio abitato di San Pietro Infine, distrutto dai bombardamenti del dicembre 1943.
Un luogo che oggi, tra ruderi, chiese, torri medievali e percorsi naturalistici, racconta la tragedia della guerra ma anche la capacità di rinascere, trasformando il dolore in testimonianza viva e in occasione di sviluppo culturale e sociale.

Perché il Parco della Memoria

Dopo la guerra, la scelta di ricostruire San Pietro più a valle permise di conservare il vecchio abitato come testimonianza. Quelle pietre rimaste in piedi continuano ancora oggi a ricordare la ferocia dei bombardamenti e il sacrificio della popolazione.
Dal 2002 l’Amministrazione comunale ha avviato un percorso concreto di valorizzazione: è stata istituita la Giornata della Memoria, celebrata ogni anno il 16 e 17 dicembre, con la partecipazione di istituzioni italiane e internazionali, militari NATO e la delegazione americana della 36th Infantry Division.

Riconoscimenti ufficiali

Negli anni, San Pietro Infine ha ricevuto importanti onorificenze:

  • 2003 – Medaglia d’Oro al Merito Civile conferita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

  • 2008 – L’antico abitato è stato riconosciuto Monumento Nazionale dal Presidente Giorgio Napolitano.

Questi riconoscimenti hanno consolidato l’identità del borgo come simbolo di memoria storica e luogo di interesse nazionale.

Opere e riqualificazione

Dal 2002 sono stati realizzati interventi fondamentali:

  • Recupero di piazze e viabilità storica (Piazza San Nicola, Piazza Municipio).

  • Sistemazione dei sentieri per raggiungere le grotte usate come rifugi durante la guerra.

  • Pulizia periodica dei ruderi e valorizzazione dell’antico borgo.

  • Creazione di un giardino botanico dedicato alle essenze autoctone.

  • Restauro del frantoio Comparelli, trasformato nel Museo Centro Visita, con il ritrovamento della Chiesa medievale di San Nicola.

Grazie a questi interventi, l’antico abitato si presenta oggi come un vero museo a cielo aperto, dove storia, architettura e natura convivono.

Il dramma dell’emigrazione

Durante i lavori di recupero del frantoio è riemersa un’antica sorpresa: la Chiesa di San Nicola, citata in documenti medievali già alla fine del XIII secolo.
Scavata nella roccia tufacea, con un’aula absidata e una volta a botte intonacata, la chiesa era stata inglobata nella struttura del frantoio e se ne erano perse le tracce. Oggi fa parte del percorso museale, arricchendo l’esperienza di visita con un ulteriore frammento di storia.

Il Parco oggi

Il Parco della Memoria fa parte del progetto regionale “Parco della Memoria di Terra di Lavoro” ed è al centro di una politica di recupero e valorizzazione che continua ancora oggi.
Tra i progetti in corso:

  • Restauro della Chiesa di San Michele Arcangelo.

  • Recupero dell’Arco dei Baroni.

  • Creazione di una foresteria per i visitatori.

  • Nuovi servizi igienici e un sistema di videosorveglianza.

L’obiettivo è rendere il Parco sempre più accogliente e fruibile, senza snaturarne l’identità storica.

Un museo dinamico

Il Museo Centro Visita all’interno del Parco, curato da Carlo Rambaldi (autore di E.T. e King Kong), offre un’esperienza immersiva con immagini, suoni e proiezioni.
Gran parte del percorso è costruito sulle riprese del film documentario “The Battle of San Pietro” (1944) di John Huston, considerato il più grande documentario di guerra mai realizzato. Le sue immagini hanno ispirato registi come Steven Spielberg (Salvate il soldato Ryan) e artisti come gli U2, che le hanno usate nel videoclip “In God’s Country”.

Un luogo di memoria universale

San Pietro Infine è stato definito da molti la “Pompei del Novecento”.
Lo scrittore americano Rick Atkinson, premio Pulitzer nel 2003, scrisse: “Questo puntino sulla mappa dimenticato da Dio fu un tempo il luogo più famoso in Europa”.
Oggi, grazie al Parco della Memoria, il borgo continua a raccontare la sua storia al mondo intero, diventando un simbolo universale di pace e resilienza.