Parco della memoria storica

MUSEO

Il Museo della Memoria Storica di San Pietro Infine

Il Museo della Memoria Storica nasce nel cuore di San Pietro Infine, paese simbolo della Seconda Guerra Mondiale e definito dagli storici “La Pompei del Novecento”. Un luogo che racconta la distruzione, la sofferenza e la rinascita di una comunità, trasformando la memoria in un messaggio di pace per le generazioni future.

La storia di San Pietro Infine

San Pietro Infine, comune campano al confine con Lazio e Molise, è stato tra i paesi più duramente colpiti durante la campagna d’Italia. Nel dicembre del 1943, i bombardamenti alleati lo rasero al suolo, costringendo gli abitanti a rifugiarsi nelle grotte e a ricostruire il paese più a valle.

Oggi il vecchio abitato è un museo a cielo aperto: le sue rovine, insieme al Museo della Memoria Storica, rappresentano una testimonianza unica della devastazione della guerra.

La Nascita del Museo

Il progetto del museo nasce dal desiderio degli abitanti di non dimenticare e di trasmettere ai visitatori il significato della guerra, affinché sia di monito contro ogni conflitto.

La sede scelta è stata un antico frantoio oleario in Piazza San Nicola, restaurato tra il 2005 e il 2008 con il sostegno della Regione Campania. L’intervento ha permesso di restituire nuova vita a un edificio abbandonato, trasformandolo in un centro di memoria e cultura.

Un Museo Dinamico

Non un’esposizione statica, ma un percorso capace di emozionare.
Il cuore del Museo è rappresentato dalle immagini del film documentario “The Battle of San Pietro” girato dal regista americano John Huston, che documentò i combattimenti tra l’8 e il 16 dicembre 1943. Le scene mostrano non solo gli scontri, ma anche i volti degli abitanti che lasciavano i rifugi: immagini forti e commoventi, capaci di trasmettere tutta la drammaticità della guerra.
Gli allestimenti, curati dal maestro degli effetti speciali Carlo Rambaldi, rendono il museo un’esperienza immersiva, capace di suscitare emozioni e riflessioni profonde.

Scoperte durante il restauro

Durante i lavori di recupero del frantoio è riemersa un’antica sorpresa: la Chiesa di San Nicola, citata in documenti medievali già alla fine del XIII secolo.
Scavata nella roccia tufacea, con un’aula absidata e una volta a botte intonacata, la chiesa era stata inglobata nella struttura del frantoio e se ne erano perse le tracce. Oggi fa parte del percorso museale, arricchendo l’esperienza di visita con un ulteriore frammento di storia.

Il Parco della Memoria

Il Museo è il primo tassello di un progetto più ampio: il Parco della Memoria Storica.
Non un semplice ampliamento museale, ma un luogo diffuso che abbraccia il vecchio borgo distrutto, integrandosi con il sacrario militare di Montelungo.
Il Parco intende valorizzare non solo il sacrificio dei soldati, ma soprattutto quello dei civili di San Pietro Infine, diventando un simbolo universale contro la guerra e a favore della pace tra i popoli.

Visita il Museo

Visitare il Museo della Memoria Storica significa entrare in contatto diretto con la storia. Non solo oggetti o reperti, ma immagini, testimonianze e ambienti capaci di trasmettere emozioni e riflessioni.